Come diventare parrucchiere? Tempi, formazione, abilitazione e qualifiche

Come diventare parrucchiere

Per molti giovani la professione di parrucchiere è un vero e proprio sogno da realizzare. Considerando il ruolo che assume oggi l’hairstylist, infatti, egli è più di un professionista che taglia e mette in piega la chioma, piuttosto può essere paragonato a un curatore di stile che conosce la scienza delle proporzioni e dell’armocromia ed è in grado di applicarla su ogni volto. Eppure, diventare parrucchiere e aprire un salone per conto proprio significa anche progettare una location ampia e spaziosa con tante postazioni, specchi e attrezzature per soddisfare ogni tipo di esigenza e un ambiente per l’accoglienza che coccoli le proprie clienti e le faccia sentire a loro agio. Insomma, decidere di intraprendere questa carriera può diventare un’esperienza davvero entusiasmante. Prima di sognare, però, è bene capire quali abilitazioni è necessario conseguire e quale sia il percorso più adatto al progetto.

Per esempio, è importante fare la distinzione tra l’abilitazione alla professione di parrucchiere e la qualifica, le scuole a cui iscriversi e il modo per crescere professionalmente in questo settore così affascinante.

Come diventare parrucchiere: un percorso impervio per raggiungere le giuste competenze

Oggi l’arte del capello è diventata molto più complessa rispetto al passato, e anche più prestante: i parrucchieri devono confrontarsi con trattamenti innovativi e sempre più all’avanguardia, diventando veri e propri curatori di immagine attraverso lo studio delle nuove tendenze e dei prodotti di ultima generazione in grado di migliorare l’estetica generale, oltre che la qualità dei capelli. Ma non solo, andare dal parrucchiere significa anche dedicare qualche ora a se stesse per farsi coccolare con i trattamenti giusti.

Per questo sono necessarie competenze specifiche che partono dallo studio dell’accoglienza del cliente, passano attraverso il comfort degli ambienti e giungono a mettere a disposizione l’expertise conquistata passo dopo passo negli anni. Dal lavaggio all’asciugatura, dalle maschere ai trattamenti fino alle trasformazioni radicali del look, per non parlare dell’organizzazione dietro le quinte. Il vero lavoro del parrucchiere ha inizio quando chiude bottega perché deve pensare al riordino del salone, alla pulizia, alla sterilizzazione e al lavaggio di strumenti come spazzole e salviette e infine, all’organizzazione del giorno successivo.

Creatività, manualità, cortesia e savoir faire sono le parole chiave irrinunciabili per dare inizio a questa professione, caratteristiche che vanno coltivate giorno dopo giorno per offrire servizi sempre più professionali. Prima tra tutte spicca l’acquisizione delle giuste tecniche professionali, che rappresenta il presupposto per esercitare questo lavoro e il motivo per il quale una cliente decide di rivolgersi a quel parrucchiere: una buona messa in piega, taglio manuale o non manuale, trattamenti, tinture, decolorazioni e acconciature per eventi. Segue, in ordine di importanza, una buona manualità e coordinazione dei movimenti, per eseguire pieghe efficaci ma non frettolose, che non strappano capelli né tirano la chioma, ma danno l’idea di una coccola in cui la cliente si sente piacevolmente avvolta.

Una questione importante ha ad oggetto la scelta degli strumenti e dei prodotti da utilizzare. Oltre al fattore pulizia, a cui si dà sempre più importanza, è importante che il professionista conosca bene la finalità e le potenzialità di ogni prodotto, gli ingredienti che lo compongono e il tipo di capello su cui può essere utilizzato. In questo modo può consigliarlo alle proprie clienti, applicarlo con criterio e guidare il personale a un utilizzo ottimale. Oggi la scelta di brand è davvero ampia ed è compito di un buon parrucchiere o parrucchiera sapersi districare tra un marchio e un altro, individuando i prodotti più efficaci e prestanti.

Un’altra caratteristica che deve acquisire un buon parrucchiere è un’adeguata relazione con la propria clientela. Rispetto al passato, infatti, oggi l’estetica assume un ruolo rilevante e il parrucchiere è diventato quasi un curatore di immagine pronto a valorizzare i punti di forza della propria cliente con il taglio, il colore e il trattamento più adatto al fototipo e ai tratti somatici. Questo studio, che richiede analisi, esperienza e tecnica, va trasmesso con cortesia, educazione e sensibilità, affinché la cliente si senta accolta e mai giudicata o criticata. Non solo, il tempo trascorso dal parrucchiere diventa spesso anche un momento di evasione dalla routine, per questo è necessaria una buona dialettica, capacità di relazione e di comunicazione per intrattenere piacevolmente.

Infine, il parrucchiere deve possedere un adeguato senso estetico, con occhio per le proporzioni, i colori e ovviamente alle tendenze del momento. Non bisogna mai dimenticare che lavorare sull’estetica di una persona porta dei rischi, come quello di non soddisfare la cliente che dopo essersi lasciata consigliare resta delusa dal taglio o dal colore. Può accadere che qualche prodotto causi allergia, facendo vivere un’esperienza negativa, così come scottature da piastra, phon o piccoli tagli. Insomma, come tutti i mestieri manuali, anche questo non è esente da errori, delusioni, rischi e pericoli che vanno affrontati, per questo è necessaria molta formazione, un’istruzione adeguata e la convinzione di voler offrire un servizio di qualità all’utenza.

Come diventare parrucchiere: la formazione professionale e tempi

Punto centrale per avviare la professione di parrucchiere è la formazione. Il legislatore italiano ha introdotto una specifica normativa che disciplina gli obblighi di formazione professionale con la legge numero 174 del 2005, indicando anche i corsi pratici e teorici da seguire per conseguire l’abilitazione.

Il primo step da affrontare è il corso professionale. In Italia sono presenti diverse tipologie di scuole che soddisfano le più disparate esigenze, tenendo conto che ogni regione determina la normativa locale sia per il corso sia per l’esame di abilitazione alla professione. Per questo occorrerà rivolgersi a uno dei centri accreditati, chiedendo che tipo di qualifica rilasciano e se quest’ultima è riconosciuta dalla legge.

Una volta seguito il corso e ottenuta la qualifica, potrai finalmente lavorare come dipendente o collaboratore in un salone, ma non potrai ancora aprire una tua attività. Potremmo dire che la qualifica ti dà l’accesso al mondo dei parrucchieri, dandoti le basi per capire di cosa si tratta e fare esperienza presso un altro salone ma non ti permette ancora di aprire una Partita Iva.

Il conseguimento dell’abilitazione

Se, invece, il tuo sogno è quello di avviare un salone per conto tuo, come collaboratore familiare, socio o direttore tecnico, è necessario conseguire l’abilitazione, che consta di due fasi:

1. una formazione di tipo teorico e pratico

2. il superamento dell’esame di abilitazione.

Il primo step richiede la frequenza a un corso biennale di formazione, di cui un anno prevalentemente teorico e l’altro pratico; questo passaggio può essere superato se hai lavorato per almeno 3 anni in un’impresa di acconciatura: in tale ipotesi dovrai solo frequentare un anno di teoria per integrare la formazione. Infine, se non possiedi alcuna qualifica ma hai ottenuto un contratto di apprendistato, per completare la tua formazione dovrai frequentare un corso di teoria o integrare con un anno di lavoro in un’impresa di acconciatura.

Il secondo passo, invece, richiede il superamento dell’esame di abilitazione con una prova finale che avrà ad oggetto sia la teoria che la pratica. I contenuti delle prove d’esame, le modalità di valutazione e l’organizzazione delle sessioni d’esame non sono uguali in tutte le regioni, ma vengono stabilite su base provinciale o regionale, per questo è bene informarsi presso un centro informa-giovani per avere maggiori indicazioni.

Diventare parrucchiere: a che età realizzare il proprio sogno?

La scelta dell’età in cui iniziare a fare esperienza presso un salone varia in base alla maturità del giovane e alla sua voglia di crescere professionalmente. Ciononostante, per diventare un parrucchiere autonomo, la legge chiede la conclusione del percorso di studi obbligatorio. Questo significa che ci si può iscrivere a un corso di abilitazione al termine della scuola media, indipendentemente dal fatto che tu abbia 20, 30 o 40 anni. Potresti anche decidere di diventare un parrucchiere e aprire un salone dopo aver iniziato un percorso professionale totalmente diverso che ti ha stancato o che non si è rivelato adatto a te.

Una volta ottenuta l’abilitazione, la formazione di un parrucchiere non si è conclusa, ma continua con corsi di aggiornamento, esperienza sul campo, studio dei nuovi prodotti in uscita e delle ultime tendenze moda. Sappiamo bene, infatti, che lo studio da solo non è sufficiente a dare una formazione solida e a rendere un parrucchiere competente e autonomo, occorre qualche anno di apprendistato, lavoro dipendente, tirocinio e lavoro dipendente per acquisire una conoscenza generale e più approfondita del mestiere, per conquistare tutti i segreti di questa professione.

Il ruolo della location: l’importanza di un salone ben progettato

Una volta acquisite le competenze, sarai pronto ad aprire una Partita Iva, iscriverti alla Camera di Commercio ed eventualmente assumere personale per avviare l’attività. A questo punto il tuo lavoro dovrà concentrarsi sul modo di incrementare la clientela, scegliendo il tipo di utenza più adatta alle tue capacità e competenze. Questo significa che dovrai specializzarti su specifici trattamenti piuttosto che solo su taglio e piega, fornendo anche servizi aggiuntivi come l’estetista in sala.

Per attirare una buona clientela, l’immagine conta molto e la progettazione di un salone innovativo, accogliente e luminoso può svolgere un ruolo davvero rilevante.

È per questo che risulta necessario rivolgersi a società specializzate nel settore estetico, che si occupano del design interno ed esterno sia in caso di saloni da arredare in fase di start up che di rinnovo dell’arredo per strutture già avviate. In Sicilia la nostra società è considerata una punta di diamante a cui fanno riferimento i migliori saloni della regione: noi di AntaresPro operiamo in questo settore dal 1993 e offriamo professionisti dell’arredo in grado di trasformare parti singole del salone o di rinnovare l’intera location.

Parliamo di singoli pezzi del design come il lavatesta, i carrelli e le sedie parrucchiera ma anche una progettazione specifica per saloni particolari con un’ampia gamma di idee che ti aiuteranno a realizzare il tuo sogno.

Rispetto agli anni passati, infatti, oggi anche la location conta molto, così come la pulizia costante degli ambienti e un tipo di arredamento moderno, luminoso, accogliente e caldo che permetta alle tue clienti di sentirsi a proprio agio. A tal fine noi di AntaresPro proponiamo preventivi vantaggiosi con marche arredamento parrucchiere innovative ma convenienti, che tengono conto delle necessità dell’utenza e delle ultime tendenze internazionali, trasformando anche gli ambienti più retrò in magnifici saloni confortevoli, pratici e dotati di spazi sufficienti per ogni fase del lavoro.

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